La Comunità Energetica Rinnovabile e solidale (CERS): "A otto minuti dal sole"

Il 18 settembre 2025, è stata inviata al Municipio Roma 7 la domanda per avviare la procedura di co-progettazione per la concessione di una superficie. Dopo due conferenze di servizio, si è individuata la scuola che ospiterà l'impianto fotovoltaico realizzato a spese della nostra comunità energetica. È la scuola primaria Salvatore Quasimodo, in via Latina 550.

La procedura messa a punto nello specifico Regolamento di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 174/2024) prevede una procedura semplificata in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale di cui all’art. 118 della Costituzione. Tale riconoscimento è basato sul presupposto che le finalità perseguite dalle CERS (le comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali), in qualità di Enti del Terzo Settore, siano fra loro omogenee (finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale) e distinte da quella lucrativa e che le loro attività siano convergenti con quelle svolte dalla P.A. (attività di interesse generale e di utilità sociale). La convergenza di interessi è garantita dall’impegno statutario delle CERS di destinare parte degli incentivi economici ad azioni sociali e ad interventi ambientali da realizzare nel territorio di riferimento. In ragione di questo alle CERS che finanziano la realizzazione dell’impianto viene concessa la superficie pubblica a titolo gratuito.

Riconoscere alle CERS l’attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, significa riconoscere il presupposto in base al quale alla cura dei bisogni collettivi e alle attività di interesse generale provvedono direttamente i privati cittadini (sia come singoli, sia come associati). È solo laddove questo non si verifichi, interviene l’azione pubblica. L’Ente locale ha un ruolo sussidiario di coordinamento, controllo e promozione; solo qualora le funzioni assunte e gli obiettivi prefissati possano essere svolti in modo più efficiente ed efficace ha anche il potere di sostituzione (art. 118, co. 4, Cost.).

Sul presupposto della convergenza di interessi e nel rapporto di fiducia, alla base del processo di co-progettazione, c’è la possibilità per il Municipio di ottenere un duplice risultato positivo, frutto dell’applicazione del principio di sussidiarietà: da una parte la profonda conoscenza del territorio e delle sue necessità ultime e specifiche da parte delle CERS e dall’altra la possibilità per le CERS di agire in forma “privata” superando i vincoli dell’azione amministrativa e operando in situazioni di marginalità, precluse all’intervento pubblico (subaffitti, morosità, irregolarità urbanistiche, migranti irregolari) e che, spesso, più di tutte hanno bisogno di interventi contro la Povertà Energetica.

Alla fine, lo Stato, attraverso la fiscalità pubblica (ripagandola con le bollette), riconosce una Tariffa Premio alle Comunità Energetiche. Trae un beneficio riducendo le perdite di sistema (l’energia si produce “vicino” a chi la usa), alleggerendo la rete di distribuzione dall’eccesso di carico, evitando la costruzione di altri impianti di produzione. Riconoscendo alle CER questo incentivo attiva risorse private per finanziare impianti da fonti rinnovabili promuovendo una strategia, ormai ineludibile, della transizione energetica e per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione sottoscritti con l’UE (e necessari per contrastare il cambiamento climatico). I membri delle CERS ottengono un risparmio sul costo del kWh e, al contempo, aiutano famiglie in difficoltà. Il Municipio, riconoscendo l’azione mutuale e solidaristica, che concretamente destina risorse economiche in aiuto a famiglie fragili che vivono nel territorio municipale, opera per facilitare la nascita, la realizzazione e la sopravvivenza delle CERS e rinuncia ad ulteriori compensazioni.

Queste sono le attività che la nostra CERS si impegna a realizzare in cambio della cessione della superficie a titolo gratuito:

  • Ridurre in modo significativo il peso della bolletta energetica alle famiglie partecipanti.
  • Stornare parte dei benefici economici ottenuti per azioni di solidarietà esterne alla CERS.
  • Ampliare la compagine a nuovi segmenti vulnerabili (disabili, famiglie monoreddito, famiglie in povertà energetica o in condizione di vulnerabilità energetica). Per favorire l’inclusione di soggetti più fragili la CERS si dota di un fondo di solidarietà, alimentato volontariamente dai soci con maggiore disponibilità, con erogazioni liberali, con proventi derivanti da finanziamenti ottenuti.
  • Rendere il modello di CERS scalabile: implementabile di potenza nel caso di ingresso di un consistente numero di nuovi soci.
  • Agire per migliorare le condizioni di benessere nelle abitazioni e per contrastare la povertà energetica di famiglie che non partecipano alla CERS.
  • Creare un modello di gestione semplificato, un modello pilota da replicare in altri quartieri a rischio povertà e altri contesti dove ricercare sostenibilità con piccole configurazioni di CERS autorganizzate.
  • Diffondere la cultura della sostenibilità e favorire l’accettazione della transizione energetica.
  • Reperire fonti di finanziamento per alimentare attività e progetti paralleli.

La CERS è aperta a nuove adesioni. Stiamo cercando soggetti interessati che condividano con noi i valori della cooperazione, della solidarietà, del rispetto dell’ambiente. Il perimetro di riferimento è la cabina primaria di Roma AC002E00001 (indicativamente da via Siria alla ferrovia Roma-Napoli all’altezza del Quadraro)

Per informazioni si può telefonare al numero telefonico 3791036254 (Portineria Sociale)

355413a0-1cda-46f9-a864-c21b6e51ffac

Comunità energeticaLa costituzione della CERS "A otto minuti dal sole"

Comunità energetica

La costituzione della CERS "A otto minuti dal sole"