Acquedotto Acqua Marcia
Imboccando via del Mandrione dalla Fontana Bella, troviamo, dopo qualche centinaio di metri, sulla sinistra uno dei rari tratti dell’acquedotto Marcio scampati agli architetti di Sisto V per la costruzione dell’acquedotto Felice (un altro tratto superstite lo si può vedere all’altezza del casale di Roma Vecchia nel Parco degli Acquedotti).
I resti che vediamo qui sono probabilmente i 10 archi meglio conservati dell’intero acquedotto.
I pilastri si poggiano su fondamenta in opera quadrata di tufo; i blocchi delle fondamenta a contatto con il suolo, sono di tufo detto di Grotta Oscura (poroso e giallo-grigio). Il resto è in blocchi di tufo rosso dell’Aniene. Anche i pilastri sono di realizzati in blocchi di tufo di Grotta Oscura.
L’acquedotto Marcio era lungo 91,4 km, circa 5 km in più del moderno acquedotto Peschiera. Per circa 80 km l’acquedotto correva sottoterra e per 11 km circa, su arcate, in seguito riutilizzate anche per i condotti dell'Aqua Tepula e dell'Aqua Iulia. Fu costruito dal pretore Quinto Marcio Re nel 144 a.C., all’epoca della distruzione di Cartagine, quando Roma dispiegò la sua potenza come centro del Mediterraneo. I lavori, che videro per la prima volta utilizzata la tecnica delle grandi arcate in opera quadrata, durarono in tutto quattro anni.
Le sorgenti dell’Acqua Marcia, localizzate nell’alta valle dell’Aniene, vicino Arsoli, sono sempre state considerate di grande qualità, tanto da costituire il termine di paragone per la qualità delle acque trasportate da tutti gli altri acquedotti.
Le sorgenti alimentavano un laghetto artificiale dal quale partiva il canale vero e proprio. All’altezza dell’odierna Capannelle l’acqua depositava le impurità in sospensione in grandi piscine limarie (bacini di decantazione); da lì, dopo altri 9 km di percorso nelle arcate sopraelevate, l’acqua giungeva al centro di Roma alla quota di 56 m sul livello del mare; la portata dell’acquedotto era di 190.000 metri cubi di acqua al giorno.
Come arrivare:
In autobus e a piedi: Fermata Metro A Arco di Travertino. Capolinea autobus 85, 409, 657, 671, 765. Da Arco di Travertino prendere a destra via Carroceto, girare a sinistra per via Passo Corese, a destra per via Vallerotonda, seguire diritti per via Giulianello, girare a sinistra per via Patrica, attraversare (sulle strisce pedonali e facendo attenzione) via Tuscolana, prendere via del Mandrione e proseguire per 200 metri.
In automobile: di fronte all'ingresso di via del Mandrione c'è un piccolo parcheggio.
Quando: è consigliabile effettuare la visita durante il giorno.