Tiglio (Tilia platyphillos) - 7. Via del Campo Barbarico

  … e, ciò che importa di più, è la presenza di due tigli che con i loro larghi rami coprono la piazzetta dinanzi la chiesa, stretta tutt’intorno da case di contadini, da granai e cortili. Non ho mai trovato luogo più intimo e appartato;

(Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther)

 

Identificazione sistematica.

Divisione: Angiosperme

Classe: Dicotyledones

Ordine: Columniferae

Famiglia: Tiliacee 

Origine e Diffusione. Originario dell’Europa; in Italia è diffuso in tutte le regioni dal piano fin oltre 1.000 metri di altitudine. 

Dimensione e portamento. Normalmente questo Tiglio non supera i 20 metri di altezza, ma sono stati osservati esemplari che raggiungono i 40 metri. Il Tiglio nostrano ha per lo più un portamento arboreo, raramente è arbustivo. 

Tronco e corteccia. Il Tiglio possiede il tronco diritto e regolare, da cui dipartono delle branche primarie corte e con sviluppo tendenzialmente orizzontale, mentre i rami secondari si sviluppano verticalmente; questo fa sì che la chioma mantenga un diametro contenuto e si sviluppi verticalmente. La corteccia tende a fessurarsi longitudinalmente ed il suo colore varia dal grigio al bruno scuro. 

Foglie, gemme e rametti. Le foglie sono caduche, semplici e bifacciali, l’inserzione è alterna e avviene mediante un picciolo lungo 4-6 centimetri e pubescente su rametti coperti anch’essi da una fine peluria. La lamina fogliare è cuoriforme, più grande di quella del Tiglio selvatico, con l’apice mucronato e la base cordata. Il margine fogliare si presenta finemente seghettato, mentre la nervatura appare fortemente rilevata da quella principale fino alle nervature terziarie. La pagina superiore è di colore verde intenso, mentre quella inferiore appare chiara (verde-grigiastro) e leggermente pubescente (con peli biancastri all’ascella delle nervature). 

Strutture riproduttive. Le infiorescenze del Tiglio sono pendenti e ramificate, costituite da 2 a 5 fiori ermafroditi di colore giallo chiaro le cui caratteristiche sono ascrivibili a quelle generali della famiglia. Come gli altri tigli l’infiorescenza è provvista di una brattea membranosa (ala) lunga 8 centimetri estesa fino quasi all’attaccatura del peduncolo. La fioritura avviene successivamente alla comparsa delle foglie nei mesi di maggio e giugno diffondendo una inconfondibile e piacevole fragranza. Il frutto è rappresentato da una noce (o capsula) coperta da una fine peluria e recante 5 marcate costolature. 

Note caratteristiche. È poco frequente incontrare il Tiglio allo stato spontaneo; comunque può trovarsi naturalmente consociato al Rovere ed al Faggio nelle fasce altimetriche più elevate, mentre in quelle più basse può formare boschi misti con Ontano, Aceri e Frassino. L’utilizzo maggiore e più frequente di questo Tiglio è sicuramente come pianta ornamentale, soprattutto in parchi, giardini di grosse dimensioni e lungo le strade, grazie alla bellezza del fogliame, all’eleganza della chioma e alla persistente, intensa e profumatissima fioritura. Con i primi caldi estivi però le foglie si rivestono di un essudato appiccicoso (melata) prodotto da cocciniglie e afidi infestanti la vegetazione, che rendono i viali di Tigli poco consigliabili al parcheggio

 


Tiglio nostrano in via del Campo Barbarico