Olivo (Olea europaea). 8. Parco di Tor Fiscale

Pure colline chiudevano d’intorno
marina e case; ulivi le vestivano
qua e là disseminati come greggi,
o tenui come il fumo di un casale
che veleggi la faccia candente del cielo.
(Eugenio Montale)


Nessun albero è tanto legato all'uomo come l'olivo, almeno nelle regioni del Mediterraneo. E' sacro per tutte e tre le religioni monoteiste abramitiche (cristianesimo, ebraismo, islamismo). Gesù si recò a pregare la notte in cui fu arrestato ed ebbe inizio la sua passione sul Monte degli Olivi (o Monte Oliveto), nome di un rilievo a est di Gerusalemme, su un versante del quale è l’orto di Getsèmani, più spesso detto orto degli olivi. La domenica prima della Pasqua nella tradizione cattolica si compie la Domenica delle palme (detta anche, ma meno comunemente, la domenica o la festa dell’olivo). Il ramoscello di olivo è simbolo della pace. Le origini di questo simbolo si fanno risalire all'episodio biblico del diluvio universale. Quando il diluvio cessò, Noè fece volare prima un corvo per vedere se si fossero ritirate le acque dalla terra, e poi una colomba, ma entrambi "non trovando dove posare la pianta del piede, tornarono a lui nell'arca, perché c'era ancora l'acqua su tutta la terra." Dopo una settimana Noè ritentò inviando la colomba che "tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra.". Simbolo di pace universale anche in caso di guerra, lo ritroviamo in affreschi rinascimentali e nei disegni di Picasso.

Le origini della pianta domestica (esiste anche una specie selvatica, l'oleastro) si fanno risalire alla Mezzaluna fertile, l'area che dalla Mesopotamia e l'Anatolia, arrivava fino al Mediterraneo.

 

Identificazione sistematica.

Divisione: Angiosperme

Classe: Dicotyledones

Ordine: Ligustrales

Famiglia: Oleacee

 

Origine e Diffusione. Originario del bacino del Mediterraneo, in Italia è presente in quasi tutte le regioni nelle loro fasce climatiche più miti. Con clima favorevole dal piano può spingersi fino alla quota di 800 metri. 

Dimensione e portamento. L’Olivo raggiunge l’altezza di 10 metri, ha un portamento generalmente arboreo; il portamento arbustivo è maggiormente diffuso nella varietà selvatica. 

Tronco e corteccia. Il tronco dell’Olivo è molto contorto ed irregolare, nelle piante adulte tende a fessurarsi sino a formare delle cavità. La ramificazione si origina in vicinanza del suolo e forma una chioma generalmente espansa. La corteccia è chiara, grigiastra, piuttosto spessa e, fessurandosi, si divide in piccole placche. 

Foglie, gemme e rametti. Le foglie sono sempreverdi, semplici, bifacciali con inserzione opposta, mediante un corto picciolo, su rametti grigiastri venati verticalmente. La lamina fogliare è coriacea, ovale o lanceolata, lunga fino a 7 centimetri ed è attraversata da una sottile nervatura penninervia; il margine è intero. La pagina fogliare superiore si presenta nel caratteristico colore verde oliva, mentre quella inferiore, per la presenza di minuscole squame, è ruvida e di colore grigio-argentato. 

Strutture riproduttive. I fiori sono ermafroditi e sono riunti in piccole infiorescenze a pannocchia poste all’ascella delle foglie. I fiori dell’Olivo sono di colore biancastro e fioriscono, in relazione alla zona, tra aprile e giugno. I frutti sono rappresentati da drupe ovaliformi, di lunghezza compresa tra 1 e 4 centimetri. 

Note caratteristiche. L’Olivo viene coltivato per la produzione della drupa (oliva), che può essere spremuta in frantoio per ottenere l’olio, oppure, per le cultivar di grossa pezzatura, può essere destinata al consumo diretto. Residui della spremitura (buccette e sanse d’oliva) sono destinati all’alimentazione zootecnica o come combustibile. Il legno, molto apprezzato, robusto e di colore bruno-rossastro, si presta all’impiego in falegnameria ed alla produzione di piccoli oggetti di artigianato.

Suggerimento bibliografico: Predrag Matvejecic, Mediterraneo. Un nuovo breviario. Biblioteca Nelson Mandela (via La Spezia 21).

Olivi nel Parco di Tor Fiscale