Difendiamo il Mercato di Colli Albani

Il mercato rionale di Colli Albani, investito dall’attività di supermercati e ipertriscount, sta attraversando un momento difficile della sua esistenza. Molti banchi storici hanno chiuso o stanno chiudendo. Il rischio è quello che uno spazio importante per l’economia e per le relazioni sociali del quartiere, sparisca, inghiottito da eventi che consideriamo inevitabili.

Ma assistere, senza fare nulla, a questo fenomeno è sbagliato. La sua presenza riguarda, innanzitutto, le molte attività economiche (bar, farmacia, cartolerie, pasticcerie, ecc.) che beneficiano dell’animazione creata dalla sua frequentazione. Ma, poi, ci riguarda tutti. Infatti, il Mercato è molto di più di un luogo dove andare semplicemente a comprare qualcosa.

Il Mercato è infatti:

  • un luogo di relazione tra le persone
Al mercato si va anche per vedere le merci, per incontrare i vecchi amici, per sedersi al bar per fare due chiacchiere con calma.

  • un luogo di relazione per gli anziani e per le persone in difficoltà fisica.
Il Mercato è sotto casa ed è raggiungibile con facilità da tutti.
  • un luogo di integrazione 
Nel Mercato hanno aperto due fiorai gestiti da egiziani, un banco di alimenti da cinesi e una sartoria da una romena; a poca distanza c’è un’altra sartoria gestita da bangladesi e, da poco, un calzolaio paraguaiano.

Anziani 2jpg 2019 Banco Velletranojpg

Perdere il Mercato significherebbe perdere tutto questo. 

In molti potrebbero pensare che arrestare quello che sta succedendo non è compito loro. Altri sono i soggetti che dovrebbero intervenire, elaborando progetti per il rilancio (la ristrutturazione dei banchi e del plateatico, ordinare il parcheggio, curare maggiormente la pulizia, ecc.): il Comune di Roma, il Municipio VII, ma anche gli stessi gestori delle attività che potrebbero rinnovare e potenziare l'offerta di merci (biologico, kilometro zero, ecc.). Ma, in realtà, la cosa più importante è molto semplice e la può fare chiunque di noi: decidere di andarci a fare la spesa!