18. Salita del Quadraro: Malva. Malva sylvestris (MALVACEE)

“È rimasto l'odore | della tua carne nel mio letto. | È calda così la malva | che ci teniamo ad essiccare | per i dolori dell'inverno.”

(Rocco Scotellaro; Sul dolore.)

 

Chi ha una certa età, avrà probabilmente il ricordo del ricorso al decotto di M.silvestris contro il mal di denti. Era in buona compagnia. Questa pianta, presente lungo le strade polverose e nei terreni abbandonati, ha sempre goduto della stima popolare, oltreché per la bellezza dei suoi grandi fiori rosa-violetti, per il suo valore come medicinale. Già il poeta Marziale, la usava per farsi passare gli effetti delle sbornie, mentre il naturalista Plinio, scoprì che la linfa di questa pianta, mescolata all’acqua, gli dava un’efficace protezione contro i dolori di stomaco.

Durante il Medioevo, quand’era diffusa la convinzione che gli elisir d’amore fossero efficaci, questa pianta godette di una reputazione come antiafrodisiaco, favorente, cioè, una condotta calma e sobria. In tempi più recenti, le foglie di malva sono state usate per estrarre i pungiglioni di vespa e la sua linfa gommosa è stata ridotta in poltiglia e adoperata come pomata rinfrescante.

Epoca di fioritura: da marzo a settembre

Dove trovarla: A noi del Quadraro c’hanno messo in fondo/a ‘sta discesa per farci ricordare tutti i giorni/che entrare dentro Roma è ‘na fatica./Che per diventare cittadini dell’Urbe/per noi è ‘na strada tutta in salita. (Ascanio Celestini)

Chiunque l’ha percorsa almeno una volta, se la ricorda: è la Salita del Quadraro (si chiama così anche in discesa). Negli anni ’60, riuscire ad arrivare, in bicicletta, davanti alla fabbrica di bibite gassate Primavera, partendo dalla Torrefazione Carra, costituiva un rito di iniziazione per tutti i ragazzini del Quadraro, del Quadraretto, dell’Acquedotto Felice, del Borghetto di via Anzio, del Mandrione.

Al centro della strada corre quella che, all'epoca dell'inaugurazione, fu pomposamente definita "La fontana più lunga d'Europa", oggi da tempo immemore in secca. A lato del canale, dove correva l'acqua, tra le piante ben tenute, abbondano i fiori violetto della Malva.