12. Via Selinunte: Parietaria. Parietaria diffusa. (URTICACEE)

"Ogni tanto mi torna in mente quanta importanza avesse una volta non arrivare nemmeno con cinque minuti di ritardo. Conoscevo molte persone, le quali sembravano considerare il loro orologio come un piccolo idolo, e io del resto lo trovavo assolutamente sensato. Vivendo nella schiavitù è bene attenersi alle prescrizioni e non indisporre il padrone."

(M.Haushofer, La parete)

 

Parietaria diffusa e la specie affine Parietaria officinalis devono la loro grande diffusione all’uomo, le cui attività edilizie hanno ampliato il loro habitat. Come è indicato dal nome -il nome del genere Parietaria, proviene dal latino paries, “muro” -P. diffusa, infatti, gradisce molto i muri, anche se è molto comune in ambienti più naturali come rocce e dirupi e, alla base di macchie e siepi, nei terreni asciutti.

La pianta è responsabile di sofferenze stagionali per molti allergici. Ai primi erboristi essa sembrava aver la forza di spezzare i sassi e si giunse così alla conclusione – del tutto infondata – che la Parietaria potesse frantumare ed espellere anche i calcoli dei reni e della vescica. Inoltre, il suo succo era prescritto, misto a miele, quale cura per un gran numero di dolori e della tosse; si credeva anche che prevenisse la caduta dei capelli (credenza ancora oggi presente per l’Ortica, che appartiene alla stessa famiglia).

Epoca di fioritura: da aprile ad ottobre

Dove trovarla: I muri di Roma e le sue rovine archeologiche, ospitano quantità anche impressionanti di questa erba. La Parietaria è quindi molto comune. Una bella parete piena della pianta in questione è quella a fianco dell'entrata del Campo di calcio del Real Tuscolano (un tempo Campo INA-Casa), su via Selinunte.